Caratteristiche dell’erba medica disidratata
Negli ultimi anni, sia per ridurre le perdite in sostanze nutritive durante la fienagione, che per soddisfare le esigenze delle vacche da latte che hanno bisogno di ingerire alimenti fibrosi, ma più concentrati del normale fieno, si è sviluppata la produzione di erba medica disidratata.
La medica viene sfalciata, lasciata essiccare al sole per un giorno e mezzo, due giorni e successivamente raccolta ed essiccata artificialmente in grandi tamburi rotanti. Viene poi sminuzzata più o meno finemente e pellettata
Come per il tradizionale fieno, la qualità dell’erba medica disidratata dipende dalla stagione, dal grado di maturazione dell’erba e dal periodo di taglio.
Per i bovini, i tagli migliori sono i primi tre della stagione, per gli struzzi i tagli migliori sono invece gli ultimi. Ciò dipende dal fatto che gli ultimi tagli, oltre ad essere meno grossolani sono tagliati più precocemente : prima della fioritura o appena all’inizio.
Mentre per quanto riguarda l’erba verde è difficile sbagliare, molto più facili e frequenti sono gli errori con il fieno di erba medica.
Gli scarsi accrescimenti sono dovuti alla presenza di fibra eccessivamente grossolana e troppo ricca in lignina, oppure non strutturata (macinata troppo finemente) ma poco digeribile e/o associata a scarse percentuali di energia e proteine.
Negli struzzi all’ingrasso, che devono crescere velocemente, l’alimentazione deve essere un giusto compromesso tra volume e sostanza. Senza il volume, e cioè senza fibra strutturata manca nell’animale il senso di ripienezza che lo soddisfa e ne attenua gli stimoli stressanti indotti dalla forzosa convivenza con molti altri soggetti in uno spazio ristretto. Se l’alimento è però eccessivamente voluminoso rispetto, poco digeribile e con scarso apporto proteico ed energetico, gli accrescimenti sono inevitabilmente più scadenti. L’unico tipo di materia prima che è un giusto compromesso tra appetibilità, forma (è già sminuzzata nelle giuste proporzioni) volume, valore alimentare e prezzo è appunto l’erba medica disidratata di 4·-5· - 6· taglio.
Caratteristiche comparative fra l’erba medica disidratata ed un normale fieno di medica.
medica disidratata (5° taglio) | fieno di medica tradizionale (3° taglio) | |
protidi grezzi | 21,1 | 16,19 |
ceneri | 8,23 | 8,46 |
NDF | 47,69 | 51,92 |
ADF | 34,54 | 41,29 |
ADL | 7,05 | 9,85 |
calcio | 1,69 | 1,2 |
fosforo | 0,3 | 0,22 |
UFL/kg. | 0,688 | 0,602 |
L’erba medica disidratata è migliore e più conveniente del normale fieno di medica.
Oltre ad essere migliore per le qualità alimentari, l’erba medica disidratata è migliore anche per l’economicità. Acquistare infatti un normale fieno di medica (a fibra lunga) con il 14-15 % di proteine è nettamente più costoso e meno pratico rispetto all’utilizzo di una medica disidratata di buona qualità (19-21% di proteine). Oltre al prezzo (che più o meno è proporzionale in base al tenore proteico: poco più di 1 euro per punto percentuale di proteine grezze) bisogna aggiungere nel primo caso il costo per triturare il fieno alle giuste dimensioni.
Ad una dieta ricca in fibra devono essere aggiunte comunque varie fonti di proteine nobili (per completare lo spettro aminoacidico) e molta energia sotto forma di cereali. Senza un’appropriata fonte energetica, la microflora intestinale dei cechi, non riesce a crescere e svolgere bene il suo lavoro di degradazione della fibra in acidi grassi volatili (A.G.V.) Solo da un corretto bilancio di fibra digeribile, proteine ed energia si può ottenere l’abbinamento di una riduzione del costo per l’alimentazione .
La crescita deve essere il più rapida possibile, in modo da raggiungere il peso di 105-110 kg prima che per l’età l’animale cominci a depositare grasso sottocutaneo : in questo modo oltre a ridurre i costi aumentano le rese in carne.